Come da tradizione molti del club a cui appartengo si sono incontrati i primi giorni di gennaio per fumare insieme il Toscano MST per antonomasia, il MORO.
Ognuno ha fumato l’annata che piu’ gradiva, c’e’ di solito chi fuma quello dell’annata precedente, qualcuno quella in corso, appena uscita, e qualcuno tira fuori qualche chicca degli anni passati.
Personalmente in questa occasione fumo sempre l’ultimo uscito, conservandone altri due esemplari per occasioni private.
Appuntamento ore 15.30 per affrontare, a stomaco pieno, questa lunga maratona.
Inizio subito con il dire che a differenza dell’anno scorso, e’ stata una mezza delusione, ovviamente mi riferisco al manufatto da me fumato, anche se ho ritrovato diversi riscontri tra coloro che hanno fatto la mia stessa scelta.
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Qui potete trovare l’articolo dell’anno scorso.
Fumata stancante e monotona, parte iniziale anche viziata da un tiraggio non perfetto, molto faticoso che mi ha fatto faticare parecchio.
Esteticamente nulla da dire, costruzione perfetta, fascia dal bel colore di tonaca di frate, nessuna imperfezione da rilevare, nervature classico di un toscano, insomma davvero ben fatto.
Ovviamente la quantita’ di tabacco e’ considerevole, bisogna fumarlo con attenzione, il braciere una volta acceso non ha dato nessun problema, si e’ mantenuto sempre perfettamente circolare con un consumo regolare.
Davvero un peccato pero’ nel complesso, mi aspettavo un balzo in avanti all’arrivo della fumata alla pancia, ma da li in poi, forse perse le aspettative si e’ dimostrata una fumata monotona e poco appagante, sia chiaro non mi aspettavo nessuna evoluzione particolare, ma qualche piccola variazione si.
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Tre ore e mezzo abbondanti di fumata in cui si sono avvertiti i classici aromi del Toscano, ma davvero poco piu’.