Oggi ero a Cagliari, e nella pausa pranzo, avendo terminato i sigari mi sono recato in una delle tabaccherie piu’ fornite della citta’, almeno quelle che conosco, la tabaccheria Cannas.
Acquisto la mia confezione di sigari toscani che cercavo e un tubo di Partagas che volevo fumarmi a pranzo, mentre pago entra un signore che chiede info sui sigari, su cosa comprare, il tagliasigari e altre numerose info, preso dal desiderio di riuscire ad avere risposte alle sue tante domande.
Vede i miei sigari sul bancone e mi chiede se fossi esperto, se potevo aiutarlo, e cosi’ mi fermo con lui una decina di minuti, e nel contempo arriva anche una giovane signora della tabaccheria che lo aiuta nelle scelte, ma che poi mi lascia spazio dopo esserci presentati.
Quanti luoghi comuni, “mi hanno detto di prendere un cohiba”, di “bagnare il sigaro in un cognac”, insomma il malcapitato ha davvero avuto un pessimo consigliere.
Cerco si spiegargli che deve approcciarsi piu’ lentamente, che e’ inutile spendere tanti soldi in questo momento non sapendo nemmeno se gli piacera’ fumare un sigaro.
Ascolta rapito, davvero e’ stato bombardato di info, vuole recepire quanto piu’ puo’. Gli consiglio quattro sigari, vitole piccole, fino ad arrivare a un D4, speriamo che fumi con calma.
Avrei voluto dedicargli piu’ tempo ma non ne avevo.
Gli ho poi dato un biglietto con l’indirizzo del blog, gli ho consigliato di leggere, informarsi e farsi una sua idea.
Ovviamente voleva sapere quale fosse il sigaro migliore e quando gli ho risposto che non esisteva, che dipendeva dal suo palato mi ha ringraziato, ha davvero capito che alla fine dipende sempre da se stessi cosa e’ buono o meno.
Abbiamo una responsabilita’ noi fumatori, noi che ci crediamo piu’ esperti, dare consigli, sperando che siamo giusti, senza condizionare e senza essere certi di dogmi religiosi a cui non si puo’ dire no.
Se mi stai leggendo, scrivimi pure, il mio numero lo hai.
Un saluto
Essere fumatori “liberi” è l’unica garanzia che ti permette di non essere assoggettato ai dogmi “commerciali”, che, purtroppo, a mio avviso generano una non sana e corretta informazione in questo fantastico mondo del “fumo lento” !